Locanda Margon, Trento
Una dimora di campagna contemporanea, raffinata e intima,
dove l'attenzione all'italianità e alla raffinatezza degli ambienti
si riflette nella proposta gastronomica dello chef Alfio Ghezzi.
Nel 2010, il trentino Alfio Ghezzi, allora quarantenne, prende la direzione della cucina della Locanda.
Solo un anno più tardi, nel 2011, arriva l'incoronazione della prima stella Michelin, cinque anni più tardi la seconda. Una parabola emozionante, guidata da una passione per la cucina nata in tenera età, alimentata da un lungo periodo di lavoro in grandi alberghi e culminata al fianco di maestri indiscussi come Gualtiero Marchesi.
Una personalità dai variegati interessi, desiderosa di apprendere come di condividere il suo sapere. Un amore vero e viscerale per la sua terra natia, senza che questo comporti una chiusura nella statica certezza della tradizione ma si apra piuttosto a nuove opportunità e faccia da stimolo alla creatività.
Il mio obiettivo è valorizzare le materie prime,
con una cucina che sia un insieme ordinato di
prodotto, esecuzione, oggetto e gestualità.
Le materie prime sono espressione non
mediata del territorio, e per questo, da trentino
innamorato della mia terra, cerco di rifornirmi
soprattutto da produttori locali.
dove l'attenzione all'italianità e alla raffinatezza degli ambienti
si riflette nella proposta gastronomica dello chef Alfio Ghezzi.
Nel 2010, il trentino Alfio Ghezzi, allora quarantenne, prende la direzione della cucina della Locanda.
Solo un anno più tardi, nel 2011, arriva l'incoronazione della prima stella Michelin, cinque anni più tardi la seconda. Una parabola emozionante, guidata da una passione per la cucina nata in tenera età, alimentata da un lungo periodo di lavoro in grandi alberghi e culminata al fianco di maestri indiscussi come Gualtiero Marchesi.
Una personalità dai variegati interessi, desiderosa di apprendere come di condividere il suo sapere. Un amore vero e viscerale per la sua terra natia, senza che questo comporti una chiusura nella statica certezza della tradizione ma si apra piuttosto a nuove opportunità e faccia da stimolo alla creatività.
Il mio obiettivo è valorizzare le materie prime,
con una cucina che sia un insieme ordinato di
prodotto, esecuzione, oggetto e gestualità.
Le materie prime sono espressione non
mediata del territorio, e per questo, da trentino
innamorato della mia terra, cerco di rifornirmi
soprattutto da produttori locali.
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